Scritto il 31/10/2019 - Ultimo aggiornamento: 31/10/2019
Decima giornata di campionato, con diversi episodi che hanno messo in luce una diversità di interpretazione tra la fonte Milano e quella FCO relativa agli assist. Ma prima di passare alla rassegna degli episodi controversi, sintetizziamo come di consueto la gestione avanzata degli assist di Fantacalcio-Online elencando le 4 voci principali:
Assist Intenzionali (fonte Milano): Gli assist assegnati a discrezione della redazione Milano.
Assist Intenzionali (fonte Opta / Fantacalcio-Online): Qui rientrano tutti gli ultimi passaggi effettuati con palla in movimento dove il calciatore in questione dimostra intenzione diretta di mettere un compagno di squadra in condizione di segnare.
Passaggi Decisivi (fonte Opta / Fantacalcio-Online): Tutti gli ultimi passaggi dove non è presente una chiara ed evidente intenzione di mettere il proprio compagno di squadra nelle condizioni di segnare. In questa tipologia rientrano, dunque, i casi "dubbi", ossia quelli dove non è possibile stabilire con certezza l'attribuzione dell'assist.
Assist da fermo (validi per entrambe le fonti): In questa categoria rientrano gli assist nati da situazioni di calcio da fermo. Calci di punizione e corner sono le situazioni tipiche di gioco da cui scaturiscono assist rientranti in questa tipologia.
In un numero piuttosto ampio di casi, gli assist delle due fonti suddette tendono a coincidere. Ma possono esserci delle situazioni di discrepanza, e l’obiettivo di questa rubrica è proprio quello di tentare di far luce con chiarezza su alcuni dei principali episodi che hanno contraddistinto la singola giornata di campionato, palesando differenze d’interpretazione tra assist intenzionali e semplici (seppur importanti) passaggi decisivi.
Al 25° minuto, Milinkovic serve un passaggio arretrato ad Acerbi. Il difensore biancoceleste a sorpresa carica il tiro e trafigge Sirigu, con un tiro potente e preciso, probabilmente tra i più belli di giornata. La rifinitura è stata considerata assist dalla Gazzetta dello Sport e passaggio decisivo da Opta/FCO. Come mai? Il passaggio per essere considerato assist deve soddisfare pienamente (cioè senza alcun dubbio) tre criteri:
1) Deve essere chiaramente volontario
2) Deve essere chiaramente indirizzato verso il compagno
3) Deve mettere chiaramente il proprio compagno in condizione di segnare
Nel caso del goal che ha consentito agli uomini di Inzaghi di portarsi in vantaggio, il passaggio risulta chiaramente volontario e indirizzato al compagno, ma manca la chiara intenzione di mettere il proprio compagno nelle condizioni di segnare, considerando l’elevata distanza dalla porta. Pensate: il tiro è stato scoccato da oltre 30 metri e la dinamica ricorda, parzialmente, l’azione che ha portato al goal Djuricic nella nona giornata di campionato. Basta anche il semplice dubbio su uno dei tre criteri per far scattare il passaggio decisivo in luogo dell’assist volontario.
Nella stessa partita, c’è però un altro episodio controverso sul fronte della rifinitura e riguarda Luis Alberto. Dopo soli 8 minuti i padroni di casa trovano il raddoppio, sugli sviluppi di una ripartenza innescata dal calciatore spagnolo. Immobile riceve palla dopo metà campo e parte a tutta velocità, cercando di sorprendere la difesa del Torino. L’atteggiamento passivo degli ospiti consente ad Immobile di arrivare anche alla conclusione con il piede preferito, insaccando alle spalle di Immobile. Esattamente come avvenuto la scorsa giornata per il goal di Pandev, anche in questo caso il passaggio è stato considerato semplice passaggio decisivo, visto che è il tiratore a trovare la giocata, conducendo palla per una porzione piuttosto vasta di campo prima di insaccare. Inoltre, sono da tenere in considerazione l’elevata distanza dalla porta al momento della ricezione e la posizione defilata.
Al 72°, Nainggolan vince un contrasto, alza lo sguardo e vede il movimento ad aggredire la profondità di Simeone. Decide dunque di servirlo, con uno splendido passaggio di esterno che viene intercettato male da Bani, il quale tenta goffamente l’intervento. L’attaccante rossoblù è freddo nel finalizzare, insaccando con un delizioso pallonetto alle spalle di Skorupski. Questo caso non rappresenta una situazione di diversità d’interpretazione tra la fonte Gazzetta e quella Opta/FCO, ma è da evidenziare a causa della tipologia d’azione. La rifinitura non è configurabile come assist, poiché non è il passaggio a mettere il compagno in condizione diretta di segnare (3° criterio) piuttosto la giocata volontaria di Bani, che tenta di intercettare in maniera maldestra, servendo sul piatto d’argento l’occasione a Simeone.
La Roma in condizione di inferiorità numerica trova anche il tris nel secondo tempo. Azione straordinaria dei giallorossi, che partono in velocità dalla propria area di rigore. I velocisti di Fonseca manovrano bene, la palla giunge a Pastore che controlla e conduce palla, sfruttando al meglio un buco lasciato dalla difesa friulana con una rifinitura precisa. Kluivert controlla palla in piena area di rigore, la sposta eludendo il rientro di un difensore e conclude al meglio trovando il momentaneo 0-3, con il pallone che colpisce prima il palo e poi finisce in fondo al sacco. Per Gazzetta non si tratta di assist, mentre per Opta/FCO sì, con una diversità di valutazione sullo spostamento di palla dell’attaccante giallorosso. Per la Gazzetta si tratta di un dribbling, per Opta/FCO no, visto che Kluivert si limita a sfiorare la palla rientrando sul piede forte. È, di fatto, Troost Ekong ad intervenire fuori tempo.