Analisi degli episodi controversi relativi agli ultimi passaggi della 38° giornata
Redazione Fantacalcio-Online
Come di consueto, prima di addentrarci nell’analisi specifica dei casi di giornata, sintetizziamo la gestione avanzata degli assist di Fantacalcio-Online elencando le 4 voci principali:
Assist Intenzionali (fonte Milano)
Gli assist assegnati a discrezione della redazione Milano.
Assist Intenzionali (fonte Opta / Fantacalcio-Online)
Qui rientrano tutti gli ultimi passaggi effettuati con palla in movimento dove il calciatore in questione dimostra intenzione diretta di mettere un compagno di squadra in condizione di segnare.
Passaggi Decisivi (fonte Opta / Fantacalcio-Online)
Tutti gli ultimi passaggi dove non è presente una chiara ed evidente intenzione di mettere il proprio compagno di squadra nelle condizioni di segnare. In questa tipologia rientrano, dunque, i casi "dubbi", ossia quelli dove non è possibile stabilire con certezza l'attribuzione dell'assist.
Assist da fermo (validi per entrambe le fonti)
In questa categoria rientrano gli assist nati da situazioni di calcio da fermo. Calci di punizione e corner sono le situazioni tipiche di gioco da cui scaturiscono assist rientranti in questa tipologia.
In occasione dei Mondiali 2018 avevamo già approfondito l'argomento analizzando le differenze tra gli assist assegnati dalla fonte Milano e quelle della fonte Opta / Fantacalcio Online.
In un numero piuttosto ampio di casi, gli assist delle due fonti tendono a coincidere. Ma possono esserci delle situazioni di discrepanza, ed è proprio l’obiettivo di questa rubrica tentare di far luce con chiarezza su alcuni dei principali episodi che hanno contraddistinto la 38° giornata di Serie A, palesando differenze d’interpretazione tra assist intenzionali e semplici (seppur importanti) passaggi decisivi.
Sono 2 gli episodi che hanno reso necessario evidenziare al “microscopio” le differenze d’approccio tra la fonte Milano e quella Opta / Fantacalcio-Online. I casi delle rifiniture di Svanberg e D’Alessandro rappresentano utili esempi per rimarcare i principi guida alla base delle valutazioni effettuate sugli ultimi passaggi. Andiamo ad isolare ed analizzare queste situazioni grazie all’ausilio dei video.
Sul risultato di 2-2 il Bologna si rituffa in avanti alla ricerca del goal vittoria, per concludere al meglio un campionato che ha visto i rossoblù brillare a partire dall’approdo in panchina di Sinisa Mihajlovic. All’88° ci prova il subentrante Svanberg a calciare dal limite dell’area di rigore, ma la sua conclusione è spinta verso la porta da Santander. Karnezis si lascia sorprendere dalla deviazione e non riesce ad impedire ai padroni di casa di ritornare in vantaggio.
L’episodio è stato valutato assist da Gazzetta e passaggio decisivo da Opta / Fantacalcio-Online. Lo ricordiamo, per quest’ultima fonte la rifinitura per essere considerata assist deve soddisfare tre criteri:
1) Il passaggio deve essere chiaramente volontario
2) Il passaggio deve essere chiaramente indirizzato verso il compagno
3) Il passaggio deve mettere chiaramente il proprio compagno in condizione di segnare
In questo caso ci troviamo di fronte ad un pallone calciato da Svanberg che somiglia più ad un tiro che ad un passaggio in area di rigore. Basta il solo dubbio per scartare la possibilità che l’episodio possa essere considerato come assist. Al contrario, Gazzetta motiva l’attribuzione dell’assist sottolineando l’impossibilità di stabilire con certezza la volontà di tiro da parte del centrocampista svedese.
L’Udinese prova a chiudere nel migliore dei modi una stagione contraddistinta da più bassi che alti. Dopo l’iniziale 1-0 dei padroni di casa, i friulani si riversano nella metà campo avversaria alla ricerca del goal del pareggio. Al 59° D’Alessandro dalla sinistra serve Hallfredsson. Il calciatore islandese cerca, con ogni probabilità, il cross, ma trova l’angolino sul secondo palo, sorprendendo Cragno.
La rifinitura è stata valutata come assist da Gazzetta, mentre per Opta / Fantacalcio-Online si tratta di passaggio decisivo. Appare evidente come da parte di D’Alessandro non ci sia stata la volontà di mettere il compagno in condizione di segnare (posizione ampiamente laterale, da oltre 22 metri), ma semplicemente quella di proseguire la manovra offensiva in maniera ragionata.